Bracciale Kokko onice in filigrana-art 9464
Bracciale Kokko onice in filigrana-art 9464
Bracciale in caucciù con ciondolo in filigrana fatta a mano in Sardegna
- Bracciale in filigrana d'argento 925
- Finitura brunito
- DIMENSIONI:cm 20
La tradizione sarda racconta che...
Nel passato le donne conservavano i gioielli e li tramandavano di generazione in generazione come oggetti sacri e preziosi; ad essi erano attribuiti svariati significati, ma per ritrovare il più recondito, occorre risalire all'origine del mito che racconta di fate che, nelle loro case incantate, tessevano fili d'oro e d'argento che diventavano stoffe ricamate con pietre preziose.
In Sardegna fin dall'antichità, ai gioielli "Prendas" erano attribuite proprietà terapeutiche e protettive e avevano perciò la funzione di mediare tra gli uomini e gli dei: divennero così amuleti con la funzione principale di dispensare salute, di allontanare invidia, cattiva sorte e di proteggere dai malefici.
Questi particolari oggetti sono entrati a far parte del costume tradizionale e, dato il loro notevole valore estetico, attualmente vengono riprodotti allo scopo di ricavarne veri e propri gioielli.
Kokko o pinnadellu, altrimenti detto Sabegia, amuleto caratterizzato da una sfera di colore nero legato in argento a formare un ciondolo allo scopo di proteggere il bambino dal malocchio, si appendeva agli abiti o alle culle.
La sfera può essere di diversi materiali, mentre le catenelle, più o meno elaborate sono sempre in argento: secondo la tradizione popolare, infatti, l'oro avrebbe il potere di annullare la carica magica della pietra.